Immagine per gentile concessione di Ubisoft
Molto più di semplice intrattenimento, i videogiochi possono fornire ai giocatori nuove chiavi di lettura della realtà, spingendoli a riflettere. E oggi più che mai affrontare il tema della diversità nel gaming è diventato una priorità, tanto che l’ultima generazione di giochi ha partorito titoli che abbracciano le storie e i personaggi più vari, accogliendo un esercito di nuovi appassionati e diversificando più che mai l’offerta di gioco.
Certo, c’è ancora molto da fare, ma l’attenzione del settore del gaming per le diversità ha dimostrato di essere una formula vincente, con vendite alle stelle in tutto il mondo. Se la tua postazione Xbox Series X e Xbox Series S è già completa, è arrivato il momento di espandere la tua collezione di giochi e i tuoi orizzonti. Ecco alcune immagini che dimostrano l’impegno di Xbox perché nessuno si senta escluso.
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The Sims 4
Un successo duraturo come quello di The Sims è raro nel mondo del gaming. Questo gioco di simulazione strategica entra sul mercato per la prima volta oltre 20 anni fa, nel 2000, come gioco per PC. Oggi, considerate tutte le serie, le copie vendute in tutto il mondo superano quota 200 milioni: si può dire ormai un grande classico. Con quattro titoli principali e infiniti pacchetti di espansione, questo sandbox game continua ad attrarre schiere di nuovi fans, ma in quanto simulatore della vita reale è fondamentale che i giocatori possano continuare a vedersi rappresentati sullo schermo. Per questo il legame del team di sviluppo con la sua community di appassionati è diventato sempre più stretto, al fine di ampliare le opzioni di gioco e di includere nuove carnagioni, tipologie di capelli e pettinature, opzioni di genere e rappresentazioni culturali. I giocatori possono immaginare la vita che vorrebbero confidando nella somiglianza tra i personaggi e sé stessi o le persone a loro care. Realizza i sogni del tuo protagonista, vai a lavorare, costruisci la tua casa ideale e metti su famiglia. Creatività, humour e svago si fondono in Sims 4, per dare vita a un grande gioco adatto a tutti.
Immagine per gentile concessione di Ubisoft
Assassin’s Creed Valhalla
Una delle serie top tra le più amate di sempre è Assassin’s Creed, gioco per gli affezionati del genere azione/avventura che ha raggiunto ormai i 140 milioni di copie vendute. E con la pubblicazione del nuovo titolo, Assassin’s Creed Valhalla, questa cifra promette di crescere ulteriormente. Ambientato in Scandinavia e nell’Inghilterra del IX secolo, il gioco ribalta la concezione solitamente molto maschile dell’epoca vichinga inserendo una protagonista femminile e offrendo ai giocatori la possibilità di scegliere tra i due generi. Eivor può essere un uomo o una donna, e la decisione non è mai definitiva.
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Hellblade: Senua’s Sacrifice
Altro titolo legato alla mitologia nordica, Hellblade: Senua’s Sacrifice è un esempio forte e chiaro della volontà del mondo del gaming di diversificare sempre più i personaggi e approfondire le tematiche di genere. Questo gioco affronta il tema del disagio psichico in un modo totalmente nuovo, con i giocatori che si trovano a sperimentare ogni tipo di psicosi attraverso il personaggio principale, Senua. Mentre i personaggi attraversano un paesaggio idilliaco vengono colti da allucinazioni, flashback, ipervigilanza, agitazione, pensieri intrusivi e visioni. Gli sviluppatori hanno collaborato con neuroscienziati e organizzazioni no profit per ricreare comportamenti realistici, e la reazione della comunità scientifica, della critica e dei gamer è stata quasi universalmente positiva. L’attesissimo sequel, Senua’s Saga per Xbox Series X, è attualmente in fase di sviluppo.
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Tell Me Why
Sviluppato sotto la supervisione di rappresentanti della cultura transgender ed esperti della salute mentale, Tell Me Why è stato acclamato come “punto di riferimento per la scelta di personaggi trans in un videogioco”. Nell’anno che punta i riflettori sui diritti delle persone trans, i giocatori sono invitati a sperimentare un’avventura narrativa attraverso gli occhi di Tyler, il protagonista che con orgoglio si definisce un transessuale. Crudo, intenso e zeppo di battute dense di cultura trans, questo gioco rivoluzionario sottende una profonda conoscenza del percorso di transizione e di cosa significhi essere trans al giorno d’oggi.
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Apex Legends
Venendo ai giochi ad alto contenuto di adrenalina, niente batte la categoria dei giochi battle royal. Questi giochi online multiplayer contengono un elettrizzante mix di lotta per la sopravvivenza, esplorazione e ricerca di cibo dove l’avvincente obiettivo è quello di rimanere gli ultimi superstiti. Uno dei migliori esempi di questo genere è senza dubbio Apex Legends, in cui giocatori provenienti da ogni angolo della Frontiera si alleano e si contendono fama, fortuna e gloria. Con un ricco elenco di personaggi leggendari gli sviluppatori si sono tenuti ben alla larga da stereotipi e cliché, ideando personalità interessanti e originali di diverse etnie, dai tratti dichiaratamente gay o non-binari, per creare un mondo il più rappresentativo possibile di tutte le diversità. E se orientamento sessuale ed etnia contribuiscono a definire l’identità dei personaggi, queste caratteristiche non sono mai l’unico tratto distintivo. Ognuno ha un proprio stile di gioco, con punti di forza e debolezza nel combattimento, e una parte del divertimento consiste proprio nell’elaborare una strategia personale. Dopodiché, l’unico tuo obiettivo sarà quello di veder apparire sullo schermo quel glorioso: “Sei il campione”.
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Controller adattivo Xbox
L’inclusione non coinvolge solo l’aspetto della rappresentanza, inclusione significa offrire a tutti pari opportunità. Prova il controller adattivo di Xbox. Progettato in collaborazione con giocatori diversamente abili, questo dispositivo innovativo e dalle caratteristiche uniche consente ai gamer con difficoltà motorie o cognitive di immergersi in giochi che prima sarebbero stati per loro inaccessibili. I giochi di oggi sono più divertenti e competitivi che mai. Garantire a tutti la possibilità di partecipare è un piccolo ma importante passo verso l’inclusione.
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Schermi ovunque, schermi per tutti
Si sa, su un buon televisore si gioca meglio, e la gamma QLED offre una serie di funzionalità che aprono le porte del gaming a tutti i giocatori. Se soffri di daltonismo, l’app SeeColors ti permette di modificare alcune semplici impostazioni del tuo TV per selezionare lo spettro cromatico più adatto alle tue esigenze. Gli ipovedenti potranno provare l’inversione cromatica, impostare un contrasto maggiore o scegliere l’audiodescrizione. E con Learn TV Remote, potrai ascoltare la lettura ad alta voce dei principali comandi da remoto, per memorizzare più velocemente il layout del telecomando. Il progresso si può considerare davvero tale solo se non lascia indietro nessuno e il messaggio che Samsung sembra voler dare, con le nuove tecnologie ancora in cantiere, sembra proprio essere: schermi ovunque, schermi per tutti.