Switch Off e nuova TV Digitale
Dall’8 Marzo 2022 arriva la nuova TV digitale: tutti i canali nazionali e locali saranno trasmessi con la nuova codifica MPEG-4 e potranno essere visualizzati correttamente solo da televisori e decoder in grado di supportare l’HD (alta definizione).
Puoi verificare che il tuo dispositivo sia compatibile con l’HD provando a vedere i canali che attualmente sono già disponibili in alta definizione: ad esempio, il canale 501 per RAIUNO HD, 505 per Canale 5 HD e 507 per LA7 HD.
Non è necessario che tutti i canali in HD siano visibili: se almeno uno di questi canali è visibile, allora la TV è compatibile e ti consentirà la visione dei programmi che saranno via via trasmessi con la codifica MPEG-4.
Cosa devo fare se non vedo più alcuni canali?
Se prima vedevi i canali in HD (es. RAIUNO HD 501)
Prova a risintonizzare il TV. Se anche dopo la risintonizzazione continui a non ricevere alcuni canali, ti consigliamo di chiamare il tuo antennista per controllare il tuo impianto.
Se già prima non vedevi i canali in HD (es. RAIUNO HD 501)
Significa che il tuo TV non è in grado di supportare la nuova codifica MPEG-4. Ti consigliamo quindi di approfittare delle nostre promozioni e del Bonus TV per cambiare il tuo dispositivo.
Consulta le risposte alle domande più frequenti
Abbiamo raccolto le risposte alle domande più frequenti sullo Switch Off del digitale terrestre per aiutarti a risolvere i dubbi sulle fasi di questo passaggio.
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Che cos'è lo Switch Off?Per Switch Off si intende il passaggio al nuovo standard del digitale terrestre, processo che viene messo in atto per far spazio alla rete 5G per gli operatori di telefonia entro 1 luglio 2022, come stabilito da EU.
Il nuovo sistema di connessione Internet 5G viaggia infatti sulle frequenze in banda 700MHz attualmente in uso dagli emittenti del segnale televisivo. L’attuale sistema del digitale terrestre in DVB-T deve quindi prevedere un refarming delle frequenze per liberare le frequenze in banda 700 MHz e adeguarsi al nuovo sistema di trasmissione con codifica in MPEG4 e conseguente spegnimento delle trasmissioni in MPEG2.
Successivamente, a partire dal 2023 con modalità che il governo deciderà con un successivo provvedimento, è previsto l’abbandono dell’attuale sistema di trasmissione DVB-T e il progressivo passaggio alle trasmissioni DVB-T2 HEVC. -
Come sono state modificate le fasi dello Switch Off?
Rinvio passaggio ai nuovi standard Mpeg4 e DVB-T2
COME DOVEVA ESSERE
- FASE 1: spegnimento delle trasmissioni in MPEG2, previsto in tutta Italia per il 1 settembre 2021, per passare all'adozione dell'MPEG4. *a seguire processo di spostamento delle frequenze (solo dopo il passaggio a MPEG-4 che era previsto dal 1 settembre 2021)
- FASE 2: dal 21 al 30 giugno 2022, con il passaggio definitivo alle trasmissioni DVB-T2 HEVC.
COME SARÀ
- FASE 1: il passaggio definitivo a MPEG4 slitta al 2022. Secondo i nuovi piani del Governo, vengono invitate le emittenti ad anticipare su base volontaria il passaggio in MPEG4 per i primi canali a partire dal 15 di Ottobre, lasciando poi l'obbligo di spegnimento di MPEG2 da definire attraverso un provvedimento successivo da emanarsi entro fine 2021.
- FASE 2: il passaggio al DVB-T2 slitta “a partire” da Gennaio 2023 con modalità che il governo deciderà sempre con un successivo provvedimento.
COSA RIMANE INVARIATO
Resta confermata la cessione della banda 700 alla telefonia al 1 luglio 2022 imposta da EU con conseguente riorganizzazione delle frequenze di trasmissione, come da calendarizzazione riportata nella FAQ seguente “Qual è il calendario per lo svolgimento delle attività”. -
Da quando saranno operative le nuove tecnologie e sarà quindi necessario possedere dispositivi di nuova generazione?Il passaggio al DVB-T2 avverrà “a partire” da Gennaio 2023 con modalità che il governo deciderà con un successivo provvedimento. Invece, il passaggio a codifica MPEG4 è così suddiviso:
Programmi nazionali:
I canali nazionali dovranno essere tutti obbligatoriamente codificati in Mpeg-4 entro l’8 marzo 2022. Alcuni canali (a discrezione del broadcaster) potranno essere contemporaneamente anche con il vecchio codec video MPEG2 sino al 31 dicembre 2022:
- • 8 marzo 2022: attivazione della codifica mpeg4 su tutti i canali nazionali con possibilità per i broadcaster nazionali di effettuare simulcast mpeg2 con l’obbligo di utilizzo dell’arco di numerazione LCN 500 (inversione LCN – SD/HD);
- • 31 dicembre 2022: definitivo abbandono della codifica MPEG2 per tutti i programmi.
Programmi regionali:
Per le emittenti locali invece la transizione alla nuova codifica avverrà per aree geografiche in contemporanea con le tappe del processo di refarming (liberazione delle frequenze in banda 700Hz). Alle emittenti locali non sarà concessa la trasmissione in simulcast dei canali con il vecchio codec Mpeg-2:
- • 8 marzo 2022: attivazione della codifica MPEG4 per le aree sottoposte a refarming delle frequenze nel periodo precedente;
- • Nelle restanti aree: attivazione della codifica MPEG4 in coincidenza delle operazioni di refarming delle frequenze che saranno eseguite nelle diverse aree.
Quindi, a partire da tali date sarà necessario sostituire i decoder e i televisori che non permettono la visione dei canali in alta definizione (HD) per continuare a vedere i canali trasmessi in MPEG4. -
Come posso verificare che il mio TV supporti lo standard MPEG4?
Sintonizzati sui canali in alta definizione (HD) della Rai, di Mediaset oppure di La7 (dal numero 500 in poi del telecomando). Se non riscontri nessun problema e ricevi il segnale di questi canali, vuol dire che il televisore supporta lo standard MPEG4. In caso contrario, sarà necessario acquistare un nuovo dispositivo oppure un decoder ad hoc.
In generale, se un prodotto è stato acquistato dopo il 1° gennaio 2017, è già compatibile con il nuovo digitale terrestre: fin dal 2017, infatti, i negozianti hanno l’obbligo di vendere televisori che supportano il nuovo standard.
Per sincerarsi che la TV supporti il nuovo standard è necessario verificare nel manuale e/o scheda tecnica del TV.
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Come si fa ad essere certi che il proprio TV sia compatibile con le nuove trasmissioni DVB-T2 HEVC?
L'obiettivo finale dello Switch-off è quello di arrivare a trasmissioni emesse in DVB-T2 e codificate in HEVC a 10 bit ma, per il momento, non esiste alcun obbligo verso le emittenti televisive di iniziare sin da Giugno 2022 a trasmettere in HEVC.
Puoi verificare se il tuo TV supporta la codifica HEVC a 10 bit grazie a due canali con un cartello "Test HEVC Main10" trasmesso ai numeri 100 e 200 del telecomando.
Inoltre, è possibile verificare se il proprio TV è compatibile con le nuove trasmissioni DVB-T2 HEVC:
- • sul Manuale del TV
Accertati che il tuner sia DVB-T2 e sia garantita la compatibilità con la codifica HEVC a 10 bit (Main10, ossia della capacità di ricevere trasmissioni a 10 bit).
- • su dgtvi.tivu.tv oppure lativu.tv
Se il manuale non è esplicativo, puoi collegarti alle pagine https://dgtvi.tivu.tv o https://lativu.tv, nelle quali potrai verificare se il tuo TV ha il "bollino platinum" o "bollino lativu", che indicano il rispetto dello standard di nuova generazione.
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Ho comprato la TV da poco: è già diventata obsoleta?
In linea generale, se il TV è stato acquistato dal 2017 in poi, dovrebbe essere compatibile. Infatti, dal 1 gennaio 2017, possono essere venduti al pubblico solo TV compatibili con lo standard di trasmissione DVB-T2 HEVC (oltre che ovviamente con MPEG4).
Quindi, tutti coloro che hanno comperato un TV o un decoder dal 2017 in avanti, posseggono certamente un TV già compatibile.
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Qual è il calendario per lo svolgimento delle attività per il refarming per liberare le frequenze in banda 700MH?
La nuova Road Map, suddivide lo Switch-Off sul territorio nazionale in quattro macroaree geografiche. Gli operatori di rete nazionali possono anticipare il passaggio alla codifica DVB-T / Mpeg-4 o allo standard DVB-T2 prima delle scadenze previste:
Dal 15 novembre 2021 al 18 dicembre 2021: Sardegna (Area A1). Dal 3 al 10 gennaio 2022 la Rai attiverà nuove frequenze in Sardegna per i Mux Rai. Vedi qui tutte le date e i comuni dello Switch Off in Sardegna nel dettaglio.
Dal 3 gennaio 2022 al 14 marzo 2022 (Nord Italia):Valle d’Aosta (3-7 gennaio 2022);
Piemonte (10-18 gennaio 2022 parte delle province di Torino, Cuneo, Alessandria; 20 gennaio – 9 febbraio 2022 Alpi Biellesi, Valsesia, Verbano Cusio Ossola, Vergante, parte della provincia di Verbania, Vercelli, Biella, Novara; 3-4 marzo 2022 Torino, Cuneo, Langhe e Roero e province); 7-11 marzo 2022 Monferrato, parte della provincia di Asti, Alessandria, Torino, Biella, Vercelli, Novara);
- Emilia Romagna (2-4 marzo 2022 Alto Appennino Emiliano-Romagnolo e Medio Appennino Forlivese, parte della provincia di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena; 7-11 marzo 2022 parte della provincia di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna; 14 marzo 2022 Alto Appennino Forlivese e Cesenate, parte della provincia di Forlì-Cesena, Rimini e provincia);
- Provincia di Piacenza (19 gennaio 2022 e dal 7 al 11 marzo 2022);
- Lombardia (20 gennaio -9 febbraio 2022 Sondrio e provincia, Alpi e Prealpi lombarde, parte della provincia di Varese, Como, Bergamo, Lecco, Brescia; 7-11 marzo 2022 Pianura Padano Veneta parte della provincia di Pavia, Milano, Varese, Cremona, Monza e Brianza, Como, Bergamo, Lecco, Brescia, Lodi, Mantova);
- Provincia di Bolzano (10-14 febbraio 2022);
- Provincia di Trento (15-23 febbraio 2022);
- Veneto (24-28 febbraio 2022 Belluno e provincia, Prealpi vicentine, parte della provincia di Vicenza, Prealpi trevigiane, parte della provincia di Treviso; 7-11 marzo 2022 Pianura Padano Veneta, parte della provincia di Verona, Padova, Vicenza, Treviso, Venezia);
- Friuli Venezia Giulia (1 marzo 2022 montagna pordenonese, Carnia, Canal del Ferro, Valcanale, parte della provincia di Udine e Pordenone; 7-11 marzo 2022 parte della provincia di Pordenone, Udine, Gorizia, Trieste).
Dal 1° marzo al 15 maggio 2022: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche (Area 4).
Dal 1° maggio al 30 giugno 2022: Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania (Area 1B). Il Mux 1 Rai sarà spento sui 700 MHZ e in banda VHF.
Bollino platinum
Indica un decoder o TV di ultima generazione ad Alta Definizione - Full HD, che permette di fruire dei programmi gratuiti, a pagamento e dei servizi on demand.
Bollino Lativù
Permette la fruizione di tutte le piattaforme: digitale terrestre, digitale satellitare e internet secondo gli standard tecnologici di ultima generazione.
BONUS TV
Il MiSE ha previsto l'erogazione di un Bonus TV che sarà riconosciuto sotto forma di sconto sul prezzo di vendita.
MiSE
Se hai ancora dubbi, approfondisci sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico (FAQs del Ministero).
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